I. Mineo - Nobiltà di Stato
Famiglie e Identità aristocratiche nel tardo Medioevo: la Sicilia.
Dal retro di copertina
"L'Europa tardomedievale conobbe un grande fenomeno di costituzione di nuove aristocrazie, connesso con la definizione dei nuovi assetti monarchici. I due aspetti confluirono nel più generale processo della nascita degli stati. Certo, non si discute qui degli "stati moderni", immaginati dal pensiero politico giuridico otto-novecentesco e poi proiettati sulle passate esperienze politico-istituzionali. Gli stati tardo-medievali sono formazioni che si organizzano sulla base del primato di un luogo della "sovranità" (una dinastia, una città), il quale a sua volta interagisce con altri luoghi, soggetti, corpi diffusi nella società. Uno dei più rilevanti di questi soggetti, ciò che chiamiamo "nobiltà europea", nasce nel quadro di un simile processo di organizzazione politico-istituzionale. Ma come si compongono queste nuove compagini di potere? Come si legittimano, quali identità possiedono, come si riproducono? In questo libro, tali interrogativi vengono applicati allo studio di un caso emblematico, a torto fin qui considerato "periferico": quello della Sicilia tra la fine del Duecento e gli inizi del Quattrocento. Una realtà che mostra la natura composita e artificiale dei gruppi che esercitano dominio. Per una serie di circostanze - innanzitutto la rottura islamica nella precedente storia dell'isola - è qui più evidente lo scarto fra le pratiche e i linguaggi, fra le dinamiche di riproduzione, soprattutto quelle che riguardano le famiglie e il capitale economico e politico che esse trasmettono, e le logiche di rappresentazione dell'autorità sociale. E se il repertorio di parole e di immagini adoperato per pensare la preminenza è quello che circola in altre parti d'Europa, esso serve però qui a comporre dell'élite politica che appare provvisoria, soggetta a continui ricambi, tutt'altro che autonoma rispetto al potere monarchico."
Ed. Donzelli, 2001, pp. XXI-346, rilegato
Condizioni ottime.