top of page

Portadocumenti: pt.1 nel Medioevo anglo-francese

Un piccolo oggetto di grande importanza pratica e simbolica


Quando si invia una lettera, è importante che il contenuto arrivi sano e salvo a destinazione, e per ottenere questo risultato oggi abbiamo buste imbottite, rigide o impermeabili.


Nel Medioevo il problema era lo stesso, ma non essendo in funzione un servizio postale efficiente (si fa per dire!) come quello attuale, era necessario affidarsi a messaggeri.

E per proteggere i documenti inviati venivano usati degli speciali contenitori, non facili da riconoscere nelle iconografie e spesso ignorati o mal compresi, di cui sono rimasti anche alcuni interessantissimi esempi museali.


Di seguito ve ne mostro alcuni esempi dei secoli XIII e XIV (in una seconda parte parlerò di quelli del '400 e '500). Sono di forme e materiali differenti, ma assolvevano allo stesso compito: proteggere e custodire importanti missive meglio di una affollata scarsella o di un fragile tascapane.

(copyright Museé Cluny, Parigi, fonte www.photo.rmn.fr)

1. 1275-1325 Scatola da messaggi con l'insegna di Jean d'Argies, Parigi, Museé Cluny. Questo bellissimo esempio di portadocumenti in bronzo a forma di scudo (di solito questi oggetti recavano l'insegna del Signore che inviava il messo).

La foto del retreo, che conserva ancora i passanti per la cintura, anch'essi metallici, spiega anche il perché dell'inclinazione che di solito si nota nelle iconografie (vedi le immagini seguenti).

2. Dettaglio di una illustrazione della "Vita et Passio Beati Dionysii", un manoscritto francese del 1317 (Biblioteque Nationale Francais Ms. Fr.2091)

3. Bas de page di un manoscritto inglese (British Library MS. Yates Thompson 13, Inghilterra 1325-1350) in cui Erode consegna ad un messaggero una lettera.

4. Un messaggero in una miniatura francese di fine XIV secolo. Da notare in questo caso che probabilmente il portadocumenti è in pelle tinta, perché dello stesso colore della cintura. (Antiche storie di Roma, Ms. Royal 16 G VII British Library).

5. Un messaggero in una miniatura del XV secolo degli "Echecs moralisé" di Jean du Vignay tradotto da Jacques de Cessoles (B.N.F. Fr.1166, prodotto in Francia).


Dato che i documenti trasportati spesso erano molto importanti, questi oggetti potevano essere saldamente chiusi a chiave, come mostra il fantastico portadocumenti (qui sotto) in rame con le insegne di Bertrand du Guesclin (1320-1380) conservato al Museo Dobreé di Nantes.


44 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page